Hollywood e gli Illuminati: tra scandali, pedofilia e controllo mentale

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Le star di Hollywood sono acclamate, desiderate ed emulate quali modelli e icone vincenti ma, dietro a tutto questo luccichio, a questa immagine di perfezione e splendore, si nasconde del marcio: il lato oscuro dell’industria dell’intrattenimento. Attori, cantanti e artisti di ogni genere, che catapultati improvvisamente dalla povertà al benessere sfrenato, non hanno saputo gestire il loro successo, la loro fama, i loro guadagni e il loro ego. Guidati come burattini dagli Illuminati nel loro momento di maggior successo, molti di essi vengono poi trasformati in oggetti di scherno, senza alcuna pietà e “buttati” nel dimenticatoio, tanto dietro l’angolo c’è sempre una nuova star che sta per sorgere, pronta ad essere adorata. Hollywood (Los Angeles) non a caso, (con città come Francoforte, Londra, Parigi, Ginevra, Bruxelles, Washington, ecc…) è considerato uno dei maggiori centri degli Illuminati: è una formidabile arma di propaganda nelle mani dell’élite occulta. Ad affermarlo è un’ex vittima della programmazione monarch, Svali, che in una lunga intervista ha raccontato la sua verità:

“Gli Illuminati credono che controllando i media si controlli il pubblico. Questa è una delle loro agende. Il denaro parla, specialmente ad Hollywood. Se avete denaro, potete realizzare qualsiasi cosa, e questo loro lo sanno. Finanziano corporazioni cinematografiche e producono film per desensibilizzare la gioventù americana all’occulto e alla magia. Alcuni film ritraggono palesemente l’agenda degli Illuminati: The Matrix, Fight Club, The Labyrinth”

Secondo il giornalista Laurent Glauzy, Hollywood e l’industria musicale sono i principali centri da cui viene praticato un autentico lavaggio del cervello che trasforma intere generazioni in masse servili. Le loro produzioni cinematografiche e musicali costituiscono potenti strumenti di indottrinamento che agiscono in modo invisibile sulla psiche. Hollywood funge da base per il progetto sul controllo mentale su grande scala. In questo modo, i programmi di intrattenimento, la musica, i cartoni animati e numerosi videogame costituiscono dei veri vettori di manipolazione.

Lauryn_Hill_Roseanne_Barr_Joe_Jackson

Alcuni artisti, però, hanno avuto il coraggio di denunciare apertamente il lato oscuro dell’industria dell’intrattenimento. La cantante Lauryn Hill nel 2012 pubblicò una lettera in cui descriveva la corruzione, l’oppressione e il controllo del settore della musica e il suo desiderio di sfuggire. Inoltre, nel maggio 2013 l’artista – convocata in tribunale per rispondere ad accuse di evasione fiscale – ha dichiarato: “Gli artisti sono oppressi da un complotto che coinvolge i media e l’esercito” (fonte: ibtimes.com). Per queste sue dichiarazioni, la cantante fu invitata dalla Corte Suprema a sottoporsi a delle visite specialistiche in quanto ritenuta “non sana di mente”. Sono del parere, invece, che Lauryn Hill abbia solo detto la verità. Le sue dichiarazioni sono il risultato della sua esperienza in prima persona all’interno del settore della musica.

Dichiarazioni shock anche da parte dell’attrice Roseanne Barr (famosa in Italia principalmente per la sit-com “Pappa & Ciccia”) che durante una breve intervista rilasciata a RT, ha affermato che le star di Hollywood hanno il terrore di pronunciarsi su temi importanti, in quanto sanno che verrebbero zittite o potrebbero rovinare la loro carriera. Inoltre aggiunse:

“Vi è poi un grande controllo mentale. L’MK-Ultra governa Hollywood

Ciò significa che molti artisti non si espongono perché letteralmente non possono farlo. Più di una volta l’attrice sostenne di aver subito un trauma intenso nella sua infanzia, che la portò ad avere personalità multiple e a essere manipolata attraverso esperimenti condotti dalla CIA (MK ULTRA). In passato rilasciò dichiarazioni sconcertanti riguardanti la famiglia Jackson:

Joe Jackson (padre di Michael Jackson) è un agente Mk Ultra il cui abuso dei figli è stato sfruttato dalla CIA per studiare gli effetti sui giovani e in che modo le loro menti possano essere controllate a tal punto, dall’esser costrette a sviluppare talento (…). Joe Jackson è un pedofilo, e Catherine guardava dall’altra parte, mentre pestava e torturava mentalmente i suoi bambini”

Corey_Feldman_Michael_Egan

La pedofilia sembra essere una delle pratiche più diffuse nello Star System di Hollywood, ma pochi, pochissimi, ne parlano. Secondo il giornalista Glauzy, i rituali pedofili, legati a un ritualismo di tipo satanico, sono il vero volto segreto dell’élite degli Illuminati. Questa perversione sessuale è stata denunciata anche dall’attore Corey Feldman con accuse durissime:

“Da bambino, ho subito abusi sessuali dai miei produttori. In quegli anni andava così, io stavo steso e fingevo di dormire mentre questi uomini mi facevano di tutto”.

Ai tempi Corey – diventato famoso per film come I Goonies, Stand by me, Ragazzi perduti e Gremlins – aveva 14 anni.

“Il problema principale di Hollywood è stato, è, e sarà la pedofilia. Lo sanno tutti”.

Una persecuzione di cui Feldman non si rese conto finché non divenne adulto: “Ero circondato da questa gente e nemmeno lo sapevo. Solo diventando adulto, compresi realmente quello che volevano. Erano degli avvoltoi”. L’evento che ha cambiato tutto è stata la morte del suo grande amico nonché attore, Corey Haim, anch’egli abusato da importanti produttori cinematografici: “C’è una persona che è responsabile per la morte di Corey, un magnate di Hollywood che bisognerebbe smascherare e che io purtroppo non posso denunciare”. Oltre agli abusi sul set, anche la famiglia non lo aiutò, anzi. Sua madre Sheila, modella di Playboy e con problemi mentali, lo costringeva a prendere pillole per dimagrire e minacciava di ucciderlo se non avesse ottenuto una parte per un film. L’unico luogo dove Feldman è riuscito a trovare pace è stato alla corte di Michael Jackson: anche lui fu uno dei bimbi invitati a Neverland, il megaranch del cantante, ma in questo caso non rilevò alcun atteggiamento equivoco: “Anche se sembra paradossale, il mondo di Jackson si convertì nel mio angolo di felicità”.

I dati sulla pedofilia a Hollywood sembrano essere davvero preoccupanti ma nessuno sembra interessarsene. Recentemente, l’ex attore prodigio, Michael Egan, ha denunciato Bryan Singer – regista di X-Men – e altri tre vip della mecca del cinema. Si tratta di personaggi potenti, coinvolti in uno schema di abusi sistematici alla fine degli anni Novanta in cui ragazzini come Egan venivano adescati per partecipare a orge in cambio di una promettente carriera nel cinema e minacciati di violenza se rifiutavano di cedere agli orchi. Durante una conferenza stampa tenutasi ad Aprile 2014 a Los Angeles, Michael Egan ha rivelato:

“Sono stato violentato diverse volte da numerosi uomini. Per quella gente lì ero solo un pezzo di carne”

L’attore ha descritto l’orrore in cui si è trovato costretto per circa due anni, dal 1998 al 2000, da quando Bryan Singer lo aveva adescato ad un festino nella dimora di Encino, California, chiamata M&C Estate. Era qui che molti adulti si ritrovavano per incontrare ragazzini, permettendosi di decidere del loro futuro in cambio di favori sessuali, non senza averli costretti ad assumere sostanze stupefacenti. “Se mi rifiutavo di rendere felici queste persone, loro potevano eliminarmi, avevano il controllo di Hollywood. E si trattava di minaccia dopo minaccia”. Egan ha poi affermato che i suoi sogni di attore e modello sono svaniti nel momento stesso in cui è iniziato l’orrore. Il suo legale, Jeff Herman, ha dichiarato che presto rivelerà altri casi simili avvenuti a Hollywood: “Voglio spezzare il cerchio della pedofilia. Ho investigato sul caso per sei mesi, ci sono tanti minori che hanno subito lo stesso trattamento di Michael. Daremo voce a queste vittime”. La difesa del regista Singer sostiene invece che Egan sia solo in cerca di pubblicità. La risposta è arrivata dalla mamma del ragazzo: “Non lo facciamo per soldi e per fama ma per disarmare questi pedofili”. Ha raccontato, in lacrime, di aver denunciato gli abusi alla FBI tra il 1999 e il 2000. Chiese che venissero presi subito provvedimenti, ma fu un buco nell’acqua. Adesso, Michael, dopo diversi anni perduti nel vizio dell’alcol, sta intraprendendo un percorso di riabilitazione per superare il ricordo degli incubi vissuti.

Anche la figlia adottiva di Woody Allen, Dylan Farrow, denunciò pubblicamente di esser stata abusata sessualmente dal padre quando aveva sette anni, subito dopo l’adozione.

“Ricordo che mi parlava mentre abusava di me, sussurrandomi che ero uno brava ragazza, che quello era il nostro segreto, e promettendomi di portarmi a Parigi e di farmi recitare nei suoi film”

ha raccontato la giovane, ora 28enne, in una lettera aperta pubblicata sul blog del New York Times.

“Spesso mi faceva giacere a letto con lui e… (…) queste cose accadevano regolarmente ed erano abilmente nascoste a mia madre, al punto che pensavo fossero normali. Il fatto che l’abbia sempre fatta franca mi ha perseguitato durante tutta la mia giovinezza, anche per il senso di colpa di avergli lasciato avvicinare altre bambine”.

Le accuse di violenze sessuali contro Woody Allen emersero per la prima volta nel 1992, durante la contrastata separazione tra Woody Allen e Mia Farrow. Dylan ha spiegato di aver voluto uscire allo scoperto per rompere la solidarietà con cui Hollywood ha protetto l’uomo che ha distrutto la sua vita. Nella sua lettera Dylan critica Hollywood che, “tranne pochi artisti, si è sempre girata dall’altra parte, avvalendosi del beneficio del dubbio. Cosa sarebbe accaduto se fosse toccato a tua figlia, Cate Blanchett? O alla tua Louis CK? O a quella di Alec Baldwin? E se fosse toccato a te, Emma Stone? O a te, Scarlett Johansson?”, si è chiesta rivolgendosi ad alcuni attori che hanno lavorato con suo padre.

Tutti questi scandali vengono spesso insabbiati, e quando qualcosa trapela, viene immediatamente smentito. Hollywood preferisce restare in silenzio o al più, distruggere mediaticamente la notizia, metterla da parte, deriderla, screditarla affinché la sfarzosità dello spettacolo nasconda il marcio che vi si cela dietro. Queste scabrose verità costituiscono un ostacolo per Hollywood e gli Illuminati che gestiscono buona parte dello Star System americano. Sotto quest’ottica, sembra che forse, in fondo, le denunce e le accuse di questi artisti possano aver un fondo di verità. A voi le conclusioni.

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