Il film Cosa mi lasci di te è uno struggente teen-drama che racconta la vera storia del famoso cantante cristiano Jeremy Camp e del suo amore per la fidanzata Melissa, la quale deve affrontare una dura battaglia contro il cancro.
La pellicola, disponibile in prima visione su Amazon Prime Video, vanta un cast di tutto rispetto: KJ Apa (già protagonista della nota serie tv Riverdale), Britt Robertson (la ricorderete in La risposta è nelle stelle), Gary Sinise (Forrest Gump e Apollo 13) e Shania Twain (Regina del Country Pop con oltre 100 milioni di dischi venduti in tutto il mondo).Quando era ancora uno studente di college, Jeremy si innamora perdutamente di una bella ragazza di nome Melissa vedendola cantare durante un concerto al campus. Lei si ammala di tumore, ma Jeremy decide ugualmente di stare al suo fianco. L’amore infatti che lega Jeremy e Melissa è profondo e consapevole ma anche puro e delicato e, soprattutto, speranzoso. Il sentimento che li unisce supera il confine della paura di un futuro che porta con sé poca speranza.
Nonostante le avversità, Melissa e Jeremy continuano a sperare e a credere senza rinunciare al progetto di una vita insieme. I due infatti si sposano ma qualche settimana dopo Melissa muore.
È stato il periodo più difficile della vita di Camp, un momento che lo ha segnato per sempre.
“Non importa se sei credente o no… tutti soffrono il dolore. Il dolore è universale. Io l’ho provato e ciò che mi ha fatto superare quel momento è stato il mio legame con la fede.” [Jeremy Camp]
Da quel dolore è nata la canzone I Still Believe (e successivamente il libro da cui è tratto il film Cosa mi lasci di te), base della christian music contemporanea che Camp, ha affermato, non si sarebbe mai aspettato potesse avere questa diffusione, diventando per alcuni addirittura fonte d’ispirazione.
La pellicola appartiene al genere christian movies, di cui fanno parte opere cinematografiche che diffondono la religione cristiana e che riconoscono il valore della fede.
La fede è infatti, un elemento molto importante all’interno della storia anche perché se c’è qualcuno che è stato sostenuto dalla fede in una delle più dure battaglie della propria vita, è senza dubbio Jeremy Camp.
Purtroppo però, il film si rivela un’occasione mancata per parlare di Dio ai telespettatori, per far conoscere agli adolescenti (target di riferimento del teen-drama) ciò che di più prezioso possediamo in questa terra (almeno per i cristiani): la fede in Dio.
Nella versione italiana infatti, il nome di Dio non compare nei dialoghi, è stato bandito, censurato; non vi è traccia. In compenso viene sapientemente sostituito da termini come “universo”, “destino” e similari. Inoltre le scene che in maniera più inequivocabile alludono alla religiosità dei personaggi sono state magistralmente cancellate.
Se vi aspettate di vedere scene di preghiera, riferimenti alla Bibbia e versetti potete anche fare a meno di guardarlo perché la versione italiana di Cosa mi lasci di te di “cristiano” non ha nulla!
Come mai? Perché questa censura?
Va fatta una precisazione: non è stato il distributore italiano Notorious Pictures a operare i tagli e i cambiamenti ma la società che ha prodotto il film, la Lionsgate che ha proposto ad ogni paese due versioni: quella originale (christian movie) e quella riadattata e riconfezionata per il mercato “laico” al fine di renderla più universale e commerciale, in sostanza un classico filmetto per adolescenti.
Sfortunatamente per noi, il distributore italiano ha scelto la versione meno cristiana.
Questa infelice scelta è dovuta, probabilmente, al fatto che il genere christian in Italia – così come in tanti altri paesi – è ancora oggi un genere di nicchia.
Situazione completamente diversa nel contesto americano in cui questo genere è molto apprezzato da una grande fetta di pubblico. Dalla musica ai cartoni animati per bambini, i contenuti che si basano sulla fede cristiana in America sono tantissimi e soddisfano le richieste di un target sempre più numeroso e cospicuo.
Pertanto quello che originariamente doveva essere un film a tema cristiano si è trasformato (in Italia) in uno dei tanti cancer-movie (film che affrontano il tema della malattia) a cui siamo abituati.
Bisognerà fare riferimento alla versione americana se si vuole avere un’idea della vera storia di Jeremy Camp, un film che aveva tutte le carte in regola per diventare uno dei più importanti film cristiani italiani.
Cosa mi lasci di te poteva essere una potente testimonianza per tutti coloro che ad oggi non conoscono Dio come Colui a cui porre fiducia in ogni momento della propria vita. Invece di valorizzare la diversità della storia (peraltro vera), hanno preferito ridurlo a un classico teen-drama non molto diverso da filmetti come A Time For Dancing (2000), Bianca come il latte, rossa come il sangue (2013), Colpa delle Stelle (2014) e tanti altri.
Cosa mi lasci di te è un’occasione mancata.
Voto complessivo:
© 2020 Emanuele Fardella
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Assolutamente d’accordo, ho visto il film e si notano i tagli ai riferimenti cristiani, un’occasione sprecata, peccato
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