Justin Bieber racconta la sua evoluzione nel nuovo brano “Holy“. Il singolo è in collaborazione con Chance The Rapper e sono le sonorità a descrivere maggiormente il cambiamento musicale della popstar. Il brano ha delle melodie gospel molto leggere e lente, che raccontano la rinascita dell’ex bambino prodigio della musica canadese.
Il testo racconta la rinascita di Bieber, dopo il periodo difficile ormai lasciato alle spalle, e quanto l’amore di Dio e di sua moglie gli abbiano dato la forza di rimanere in piedi:
“So che non ti lascerò come so che Lui non ci lascerà
So che crediamo in Dio e so che Dio crede in noi“

Il brano è accompagnato da un videoclip in cui Bieber interpreta un lavoratore di una piattaforma petrolifera, stanco e sporco dopo un turno di lavoro. Tutto il gruppo viene radunato per il discorso del datore di lavoro, che licenzia improvvisamente tutti per l’attuale situazione globale (un chiaro riferimento alla crescita della disoccupazione negli Stati Uniti, dovuta al Covid-19).
Ad aiutarlo nel rimettersi in piedi è la compagna, infermiera in un centro d’accoglienza per anziani, interpretato dall’attrice e cantante Ryan Destiny. Arriva poi lo sfratto, che costringe la coppia a mettersi in cammino senza meta, quando sulla loro strada incontrano un soldato che sta tornando a casa dopo un periodo in missione. Il militare viene interpretato da Wilmer Walderrama, stella della serie televisiva “The ’70s show“.
Il video termina quando Bieber e la compagna salgono in auto del soldato e vengono poi accolti a casa sua, come se fossero parte integrante della famiglia.
Con questo nuovo lavoro Justin Bieber racconta il suo percorso di sofferenza e la sua nuova vita al fianco della moglie Hailey Baldwin. Oggi ha 26 anni, ma a 13 anni ha cominciato a drogarsi e ha vissuto anni da lui stesso definiti terribili:
“Ho cominciato a drogarmi quando avevo 13 anni. Appena mi svegliavo la prima cosa che facevo era ingoiare una manciata di pillole e fumare droga. Per molto tempo, gli addetti alla sicurezza entravano di notte nella mia stanza per essere certi che fossi ancora vivo e che non avessi bisogno dell’intervento di un medico.” (fonte)
Poi è arrivata Hailey e tutto è cambiato.
Ne è uscito con vita sana, sport, lavoro e sopratutto Dio.
“Lui è buono, ha creato tutti noi. Dio è buono. Succedono cose che ci fanno dubitare di questa realtà, ma Lui c’è, ed è sempre al nostro fianco. Anch’io in passato me la sono presa per quello che mi capitava. Ma bisogna avere fiducia. Alla fine tutto si sistema. Il dolore non dura per sempre.” (fonte)
© 2020 Emanuele Fardella

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