Il San Francisco Chronicle ha recentemente riportato la storia del batterista della band thrash metal dei Death Angel, Will Carroll, che, di ritorno da un tour in Europa (forzatamente interrotto all’inizio di marzo, quando la pandemia è diventata una questione mondiale) ha contratto il Covid-19 sul volo di ritorno negli Stati Uniti. A seguito della diagnosi, Carroll è stato indotto in uno stato di coma farmacologico per dodici giorni. Al suo risveglio, il 30 marzo scorso, l’equipe medica del California Pacific Medical Center che l’aveva assistito, è scoppiata in un lungo applauso liberatorio; definendo il fatto, un miracolo.
Will Carroll ha raccontato al Chronicle che tutti stavano gioendo per il successo conquistato.
Nel corso dell’intervista il batterista, ha spiegato di avere ben più di una ragione per festeggiare. Essere tornato in salute, infatti, è passato, per Carroll, in secondo piano; viste le visioni, a dir poco orribili, che il batterista ha vissuto durante i dodici, estenuanti, giorni di coma. In particolare, il batterista ha detto di aver avuto un’esperienza di pre-morte e di essere stato risucchiato all’inferno.
“Ho avuto alcune esperienze fuori dal corpo. Sono andato all’inferno e ho incontrato Satana. Era una donna e mi ha punito per la mia pigrizia trasformandomi in un orribile mostro e costringendomi, ripetutamente, a morire in circostanze particolarmente cruente. Quando mi sono risvegliato e ho visto tutti quei tubi che entravano e uscivano dal mio corpo, ho chiesto all’infermiera se fossi ancora all’inferno e lei mi ha ignorato.”
A prescindere dalla professionalità e dal miracolo compiuto dai medici durante quei giorni da incubo; Will Carroll dei Death Angel si è detto grato ai medici per avergli salvato la vita. In ogni caso, il batterista ha concluso la sua intervista rivelando che, a seguito di quanto ha vissuto, questi, abbia deciso di rivalutare alcuni aspetti della sua vita. In particolare, Carroll ha detto di aver sviluppato una convinzione in un potere superiore; crede che le preghiere della sua famiglia e dei suoi amici lo abbiano aiutato a farcela.
Sebbene non sia intento a modificare i suoi gusti musicali, ha dichiarato di aver preso la decisione di osservare il satanismo con un occhio molto più critico e, decisamente, timoroso.
© 2020 Emanuele Fardella
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