Junior Cally fuori dal Festival? Ecco la denuncia di Red Ronnie [VIDEO]

Non si placano le polemiche sulla presenza di Antonio Signore, in arte Junior Cally, al prossimo Festival di Sanremo.
Il rapper romano è finito al centro delle polemiche per via di alcuni versi della canzone “Si chiama Gioia” uscita nel 2018 e accusata di sessismo. I versi provocano, caricano le parole di significati inauditi e piombano addosso come se fossero dei proiettili sbocciati dalla canna di una pistola. 

“Lei si chiama Gioia , beve e poi ingoia.
Balla mezza nuda, dopo te la dà.
Sì chiama Gioia, perché fa la tro*ia, sì, per la gioia di mamma e papà.
Questa non sa cosa dice, porca tro*ia, quanto chiacchiera?
L’ho ammazzata, le ho strappato la borsa, c’ ho rivestito la maschera

Questi sono solo alcuni versi che hanno portato diversi esponenti del mondo politico e musicale a chiederne l’esclusione dal Festival di San Remo, tra i quali anche il critico musicale Red Ronnie che si è scagliato contro lo stesso Cally ma anche contro Amadeus, conduttore e direttore artistico della 70esima edizione di Sanremo.

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Red Ronnie ha accusato duramente la Rai e Amadeus, per la presenza del trapper:

Con la sua presenza al Festival si ‘sdoganano’ persone di questo genere come l’altro trapper Skioffi, che partecipa ad Amici e propone testi allucinanti. Junior Cally nel video della canzone di Sanremo picchia una donna!
Il signor Amadeus che di musica non capisce niente, subisce l’influenza del management di questi cantanti e delle visualizzazioni sul web.”

Red Ronnie chiude ancor più duramente:

 “Junior Cally verrà sdoganato come le canzoni sulla violenza contro le donne perché Amadeus ha scelto di portarlo a Sanremo. Ed i ragazzini penseranno che è così che si fa: con una canzone che parla di violenza si va a Sanremo. Bisogna denunciare queste persone per istigazione alla violenza perché la musica è una ‘forza’ per le nuove generazioni.” 

E termina ancora contro Amadeus:

“Se tu sei il direttore artistico di Sanremo non ti fai imporre nessuno, altrimenti sei un burattino che sceglie quanto gli viene detto di scegliere.”

Il giornalista Mario Manca di Vanity Fair pone la questione da un punto vista differente: dato che il brano che Junior Cally presenterà a Sanremo è ben lontano dal trattare temi di questo genere, quanto è giusta la revisione retroattiva di un testo controverso e volutamente provocatorio?
Voi cosa ne pensate?

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© 2020 Emanuele Fardella

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