Con il nuovo singolo Miley Cyrus è tornata a sconvolgere il pubblico.
Secondo i media mainstream, “Mother’s Daughter” è una dichiarazione fatta a sostegno dell’uguaglianza di genere, della libertà e della lotta contro la discriminazione e le molestie sessuali. Ovviamente, il video è stato subito elogiato da tutti nel mondo dello spettacolo perché questo è l’ordine del giorno e nessuno può opporsi.
Tante le guest star LGBTQI che hanno partecipato, da Aaron Philips, modello gender fluid con disabilità, allo skater queer Lacey Baker e Casil McArthur, attivista trans che ha subito un intervento chirurgico per rimuovere il seno, e ancora la modella gender fluid Vendela e l’attivista Mari Copeny alias Little Miss Flint di soli undici anni.
Il video, secondo i più, esalterebbe la “diversità” ma ne siamo convinti? O forse la sfrutta? Che sia chiaro, Dio ci ha dato il meraviglioso dono del libero arbitrio e ognuno è libero di vivere come meglio crede. C’è però una linea sottile tra l’accettazione delle persone e la caccia alle persone più “diverse” per sfruttarle come fenomeni da circo al fine di ottenere il massimo dei consensi dalla comunità LGBT nel mondo dell’intrattenimento.
Il video è un tripudio di immagini non adatte a un pubblico di minori, dai quali la cantante è molto seguita, con l’aggiunta anche di un pizzico di blasfemia. Infatti, tra le sequenze è ripresa anche una donna coronata da rose d’oro mentre allatta un bimbo, con una posa facilmente riconducibile a quella classica con cui viene raffigurata la Vergine Maria che tiene in braccio il Figlio.
Inoltre nel videoclip appaiono messaggi-lampo come “la verginità è una costruzione sociale”, una frase che promuove la dissolutezza facendo passare la verginità come qualcosa di cui vergognarsi. O ancora la frase “Il peccato è nei tuoi occhi”, per affermare che il peccato non esiste. E mentre questi messaggi scorrono velocemente sullo schermo, Miley Cyrus canta:
Hallelujah, I’m a freak, I’m a freak, hallelujah
Every day of the week, I’ma do ya like I want to
… I’m nasty, I’m evil
Hallelujah, I’m a witch, I’m a witch, hallelujah
Hallelujah, sono strana, sono strana, hallelujah
ogni giorno della settimana faccio di te ciò che voglio
… sono malvagia, sono diabolica
Hallelujah, sono una strega, sono una strega, hallelujah
Per i cristiani Alleluia è la parola più gioiosa per esprimere lode e acclamare Dio. Combinare questa parola con “I’m a freak“, “I’ma do ya” o “I’m a witch” è chiaramente una mancanza di rispetto e una forma di blasfemia.
Nel ritornello l’artista ripete più volte la frase “Don’t fuck with my freedom” ovvero “Non toccare/scherzare con la mia libertà“, quale libertà? La libertà di fare ciò che si vuole senza limiti, senza un minimo di buon senso?
Questi per il “mondo” possono apparire come messaggi libertari, in grado di promuovere la liberazione da ogni tabù. In realtà sono messaggi ingannevoli che esaltano una falsa libertà.
“Mother’s Daughter” promuove il motto del “Fa ciò che vuoi e sarà tutta la Legge“, il codice di condotta che sta alla base della filosofia thelemica elaborata dall’esoterista Aleister Crowley e che è riemersa in maniera prepotente negli ultimi anni e che sta gradualmente diffondendosi nel mondo.
Qualcuno ha etichettato il video come uno spot pubblicitario sponsorizzato da potenti gruppi e lobby per diffondere messaggi sociali specifici. In effetti il tutto sembra essere riconducibile alla continuazione di una collaborazione tra Miley Cyrus e Planned Parenthood, la più grande azienda fornitrice di aborti, nota anche per il traffico dei tessuti dei bambini abortiti, per la quale la cantante ha messo in vendita delle t-shirt, il cui ricavato è servito a finanziare le attività dell’azienda.
In tre minuti di canzone Miley Cyrus si fa portatrice a sostegno dell’aborto, della sessualità promiscua, del movimento body positivity, del femminismo e della pericolosissima ideologia gender fluid (se vuoi saperne di più leggi l’articolo che ho già pubblicato su questo blog) ormai diventata una moda inarrestabile.
Credo che la chiave di lettura di tutto il video sia racchiusa in uno degli ultimi frame in cui l’artista siede su un cavallo di una giostra che è destinato a girare in un carosello. Indossa una finta armatura come costume di scena. Miley non guida nessuno da nessuna parte. È solo una pop star che subisce le pressioni di chi ha tutto l’interesse di corrompere ciò che è puro e sacro.
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