Autore siciliano al suo terzo EP di inediti, Gaetano Russo, in arte JATA, propone sei nuovi brani sotto il titolo de “Le Leggi del Tempo“.
L’album segna il passaggio da un sound rock, complesso e cervellotico, che ha caratterizzato i suoi precedenti lavori come “La mia follia” del 2009 a un pop più orecchiabile che in alcuni tratti sembra ricordare lo stile del nuovo Luciano Ligabue.
Il disco è prodotto da Roccascina Audioproduzioni, ed è stato curato e arrangiato da Marco Di Dio con la collaborazione di Ivan Newton (batteria e percussioni) e Nanni Circonciso (basso).
Questo lavoro non merita di essere accostato a quell’accezione di indie (che non sta più, da tempo, per indipendente), bensì a quella di cantautorato di un certo spessore.
I contenuti del disco parlano di passione, fino a delineare un vero concept album in cui il tema dell’amore torna più volte nei testi. Parla di scelte, di possibilità, di dubbi, di strade da intraprendere e di quelle già percorse, di passi incerti, di viaggi; parla di vita. Scontato? Per niente, perché lo fa con cognizione di causa e leggerezza.
Si parte con la title track “Le leggi del tempo“, un pop semplice e orecchiabile, nonché singolo di lancio di cui vi propongo il video ufficiale.
Si prosegue con “Libera“, un pezzo di forte impatto, un inno alla rinascita e all’amore per se stessi.
Se è vero dunque che a tratti la somiglianza con alcune cose fatte dall’ultimo Ligabue potrebbe fuorviare, ecco che profondi squarci di chitarra distorta intervengono spesso a dire la loro, a ricordare che Gaetano Russo è nato facendo rock e da quelle parti vuole stare. Nei brani “Mai come adesso” e “Passo incerto” la sua anima rock viene enfatizzata con magistrale bravura.
L’album continua con un’altra traccia intrisa di profondo romanticismo, “Di più“: “Siamo anime in contrasto in questo immenso, siamo solo questo, siamo di più“…. per poi continuare con la chiusa del disco affidata a “Pezzi di Bangkok” scritta e suonata in maniera raffinata ed elegante, che come poche altre riesce a entrarti dentro (credo sia il brano più bello del disco, subito dopo “Mai come adesso“).
Un lavoro pieno, completo, sentito, che ad ogni ascolto offre nuovi spunti di riflessione. Per la mente e per l’anima.
Per restare aggiornati sulle sue prossime produzioni musicali potete seguire JATA su Facebook, You Tube, Instagram, Spotify.
Clicca qui per seguirci anche su Facebook