“Sette studi fra quiete e inquietudine” è il nuovo album del pianista e compositore Fabio Cuomo pubblicato per la Blue Spiral Records. Il disco racconta attraverso la voce narrante del pianoforte, la quiete e l’inquietudine che caratterizzano l’uomo contemporaneo coniugando elementi neo classici alle sonorità elettroniche di cui l’album si fa portavoce. Il merito di Cuomo, infatti, è quello di essere riuscito ad unire elegantemente il gusto per la musica classica a quello per l’elettronica.
Le sette tracce di cui si compone l’opera, si muovono tra le sfumature di queste due sonorità passando anche drasticamente da armonie celesti a tonalità instabili e irrequiete.
È necessario più di un ascolto per apprezzarlo: inizialmente potrebbe risultare ostico, poco immediato, qualcosa che di rado riuscirebbe ad essere apprezzato da orecchie non avvezze a tale tipo di sperimentazioni. Ovviamente, i musicofili più incalliti troveranno pane per i loro denti in questi brani, che durano dai due fino agli oltre nove minuti. In realtà già dal secondo ascolto si resta ipnotizzati dal grande impeto di questo album e ci si rende conto di quanto studio e lavoro ci sia dietro tali composizioni.
“Sette studi fra quiete e inquietudine” è un’ode alla vita, alla malinconia e alle parti inesplorate dell’animo umano. È un disco estremamente neoclassico eppure moderno, un’opera che per intenzione e attitudine esce dal filone indie italiano, tanto in voga al momento, per collocarsi all’interno di quel magico microcosmo esterofilo in cui figurano eccezioni made in Italy come Francesco Tristano e Dardust. Etereo, inafferrabile e onirico: un album da sognare ad occhi aperti.
Per restare aggiornati sulle sue prossime produzioni musicali potete seguire Fabio Cuomo su Facebook, Spotify, iTunes e sul sito ufficiale di Blue Spiral Records.
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