Straordinari e stipendi non pagati, mansioni al di là del lavoro richiesto. L’attore Johnny Depp è finito di nuovo nei guai. A citarlo stavolta in giudizio Johnny Depp sono state due delle sue ex guardie del corpo, Eugene Arreola e Miguel Sanchez, che hanno lavorato per l’attore tra il 2016 e il 2018. I due sono arrivati a casa Depp dopo il divorzio (tumultuoso) tra il divo e Amber Heard e dopo che la star, sull’orlo della bancarotta, aveva citato gli ex manager con l’accusa di avergli sottratto milioni di dollari (la causa è ancora in corso). Conoscevano bene quindi la situazione finanziaria dell’attore, ma hanno accettato comunque il lavoro. Lavoro che però, sostengono, è andato decisamente oltre ciò per cui avevano firmato.
La coppia dichiara non solo di essere stata sfruttata e sottopagata negli ultimi due anni, ma anche di «aver fatto da badante» sia ai figli dell’attore sia soprattutto alla stessa star 55enne, ormai «completamente fuori dalla realtà».
Secondo gli avvocati le due guardie del corpo «erano costantemente utilizzati come autisti, guidavano avanti e indietro Depp e la sua famiglia …. A loro veniva chiesto di condurre veicoli che contenevano sostanze illegali, contenitori sospetti e minori. Inoltre a entrambi è stato comandato di monitorare individui instabili che appartenevano all’entourage di Depp».
Sanchez afferma di essere stato incaricato, per un certo periodo, di soddisfare «ogni capriccio» di uno dei due figli di Depp, ma non è chiara se si trattasse della 18enne Lily-Rose o del sedicenne John Depp III. Ma il problema più grande per le guardie del corpo rimaneva l’attore: «Spesso erano costretti a proteggere Depp da se stesso e dai suoi vizi mentre era in pubblico. Una volta c’è stato un incidente in un nightclub e i bodyguard sono dovuti intervenire per pulire il volto sporco di sostanze illegali dell’attore prima che qualcuno potesse notare le sue condizioni».
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