Spesso si sente dire dai mezzi di comunicazione che l’ascolto di un certo genere di musica, in particolare il rock e l’heavy metal, influenzi i giovani a tal punto da spingerne alcuni a commettere episodi di omicidio o di aggressione violenta.
Alcuni gruppi di fama internazionale come Metallica, Iron Maiden, Judas Priest, AC/DC sono stati più volte accusati in passato di essere fonte di ispirazione di brutali casi di omicidi.
La musica può quindi influenzare il comportamento degli assassini? Può avere un potere di tale portata?
Persuadere gli individui a compiere atti potenzialmente distruttivi attraverso l’utilizzo della musica non è semplice e soprattutto non è stato ancora scientificamente provato. Eppure è innegabile che vi siano degli episodi di cronaca nera che abbiano un’inquietante legame con un certo genere di musica.
Il binomio “rock – morte ” potrebbe anche essere una casualità ma spesso ci sono delle circostanze che ci fanno pensare a tutt’altro.
Di seguito i casi più eclatanti.
1969, Bel Air (California)
Charles Manson pianifica e organizza il massacro compiuto nella villa del regista Roman Polanski, dove persero la vita sua moglie, Sharon Tate, incinta di otto mesi e alcuni invitati. Il “White Album” dei Beatles fu la colonna sonora dei suoi crimini, su tutte “Helter Skelter” è la canzone che lo ispirò nei suoi massacri, giustificandosi di essere stato invogliato dal testo della canzone.
1984, Long Island
Due ragazzi, Ricky Kasso e Jay Troiana, uccidono il loro amico Gary Lowers e gli strappano gli occhi in quello che considerano come un rituale satanico. In tribunale confessano di essere stati influenzati dall’ascolto dei dischi degli AC/DC.
1985, Los Angeles
Richard Ramirez viene processato e accusato di almeno quattordici omicidi avvenuti tra il 1984 e il 1985. È un grande fan del già citato gruppo AC/DC, soprattutto della canzone “Night Prowler” (Predatore Notturno) tanto da farne il proprio inno personale. Il brano in questione è un canto funebre blues che parla di un molestatore. Il serial killer, soprannominato dai media “Night Stalker” ovvero il cacciatore della notte, durante il processo, sostenne di aver ricalcato, nei suoi delitti, le gesta del protagonista descritto dalla canzone.
1985, Sparks (NV)
Due ragazzi, James Vance e Ray Belknap dopo aver ascoltato a lungo un disco della band Judas Priest, dal titolo “Beyond the Realms of Death” (Al di là dei regni della morte) bevendo birra e fumando marijuana, prendono un fucile, si recano sul sagrato di una chiesa e si sparano in faccia; il primo muore sul colpo mentre Ray, sfigurato morirà qualche mese dopo. Durante la degenza in ospedale confessa alla polizia «di aver deciso con l’amico di vedere cosa viene dopo, su ispirazione delle parole del disco».
1985, Scarborough
Un quattordicenne uccide tre membri della sua famiglia: era un fan degli Iron Maiden e si era inciso il numero “666” sul petto. Dichiarò, in seguito, di aver commesso il triplice delitto sotto l’influenza del suo alter ego, ispirato al personaggio di Eddie, la figura mostruosa che appare sulle copertine dei dischi della band inglese.
1986, Boulder (Montana)
Due giovani, Kenneth Miller e Sean Wentz, uccidono i genitori dell’attore americano Patrick Duffy traendo ispirazione dalla canzone dei Metallica “Kill ‘Em All” (Uccidili tutti)
1988, New Yersey
Tommy Sullivan, quattordici anni, prima uccide la madre, le amputa la mano destra, la scuoia e poi si suicida tagliandosi la gola. Dalle indagini si scoprì che il giovane era un fervente fan di Ozzy Osbourne e che da tempo era ossessionato da una canzone «che parlava di sangue e di uccidere tua madre»
1992-1993, Scandinavia
52 chiese incendiate e più di 15 mila tombe profanate ad opera del fondatore del gruppo musicale Mayhem, Øystein Aarseth in arte Euronymous.
Il cantante per merito del suo carisma e della sua musica riuscì, nel giro di poco tempo, ad attirare numerosi ragazzi norvergesi e a creare un’organizzazione criminale di matrice anti-cristiana, la Inner Circle che si macchiò di vari crimini in Scandinavia, tra cui incendi di chiese, profanazioni di tombe e perfino di omicidi.
2000, Chiavenna
Tre ragazze minorenni uccidono suor Maria Laura Mainetti con l’unico, incredibile movente di offrire un sacrificio al diavolo. La religiosa era sempre pronta a correre in aiuto delle persone in difficoltà. La sera del delitto, una delle ragazze le ha telefonato fingendosi disperata: «Sono incinta. Vogliono farmi abortire. Vediamoci subito».
Ma era una trappola. La suora è stata convinta a recarsi in una zona isolata, in mezzo al bosco e lì le tre giovani hanno compiuto il folle gesto infliggendole sei coltellate a testa perché il 666 è il numero di Satana.
Si è scoperto, in seguito alle indagini svolte, che le tre ragazze erano dedite al rock satanico e appassionate di esoterismo. Nei loro diari gli inquirenti hanno trovato le immagini e i testi delle canzoni di Marilyn Manson.
2001, Sannicola
Due ragazzi quattordicenni tentano di uccidere un’amica nel nome di Marilyn Manson. Dovevano sgozzarla in un rituale satanico, ammazzarla senza un perché, non per noia e nemmeno per gioco, ma per sentirsi più vicini alla violenza predicata dal loro idolo, Manson, considerato da tutti l’anticristo del rock, colui che sul palcoscenico simula stupri e predica la violenza.
La vittima, dopo essere stata condotta in una masseria abbandonata, è stata selvaggiamente accoltellata e lasciata riversa in una pozza di sangue.
A dare l’allarme il fratello di uno dei due aggressori.
Secondo la ricostruzione degli investigatori sembra che i due ragazzi fossero ipnotizzati dal rock psichedelico di Marilyn Manson
2002, Pescara
Quattro giovani pescaresi additati come gli Angeli di Sodoma adescano ragazzini fuori dalle scuole, e dopo averli drogati, li sottopongono a cerimonie con atti sessuali. Il filo conduttore è sempre la passione per un certo tipo di musica rock che suggestiona la mente perversa degli adepti della setta.
2003, Dalkeith (Scozia)
Luke Mitchell, quattordici anni, fan sfegatato di Marilyn Manson uccide la fidanzatina Jodi Jones mutilandola. Il ragazzo, prima di allora, non aveva mai dato segni di squilibrio. Il giudice Nimmo Smith affermò che «l’influenza della musica di Manson potrebbe essere stato un fattore scatenante»
2004, Varese
Otto morti misteriose vengono addebitate alla setta delle Bestie di Satana.
Dalle indagini emersero particolari sconcertanti, come il fatto che la setta si sia ispirata a un album degli Slayer. Il gruppo avrebbe preso ordini da un disco della band dal titolo “Hell Awaits“, l’Inferno Aspetta.
La setta quella musica non solo la ascoltava ma la metteva anche in pratica: Mandatory suicide (Suicidio obbligatorio), Kill again (Uccidi ancora), Join us (Unisciti a noi) sono solo alcuni dei brani a cui le Bestie di Satana si ispiravano per i loro efferati omicidi.
«Gli indagati» sostiene il giornalista del Corriere della Sera, «potrebbero essere “solo” le mani di un pensiero malato diventato rito ossessivo, ascoltato e ascoltato per ore, per giorni, fino al momento dell’esecuzione degli “ordini” presi da un gruppo musicale».
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© Emanuele Fardella
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