Kaya Jones, ex-Pussycat Dolls: “La band era un giro di prostituzione”

banner03Kaya Jones, nota per essere stata membro delle Pussycat Dolls nel periodo 2003-2005, sul suo profilo twitter ha raccontato particolari scioccanti riguardanti il suo periodo con la band.
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La verità. Non ero in una band. Ero in un giro di prostituzione. E poi è successo che cantassimo e fossimo famose. Mentre tutti quelli che ci possedevano facevano soldi.

Collage109L’artista ha dichiarato che durante il suo periodo di fama con il gruppo statunitense è stata sfruttata costantemente da figure dell’industria musicale che hanno trattenuto parte dei guadagni della band.
Queste gravi insinuazioni sono però state prontamente smentite dalle sue ex colleghe attraverso un comunicato ufficiale:

[…] non possiamo star zitte di fronte a false accuse lanciate da altri membri che parlano di attività che semplicemente non sono mai avvenute. Se Kaya ha vissuto qualcosa di cui noi siamo all’oscuro la incoraggiamo totalmente a chiedere l’aiuto che necessita  e siamo qui per supportarla.

 

Non è comunque la prima volta che ex membri delle Pussycat Dolls rilascino dichiarazioni inquietanti circa l’ambiente dell’industria musicale. Qualche anno fa (nel 2013), l’ex leader del gruppo Nicole Scherzinger, ha affermato che le pop star che scalano le vette del successo discografico debbono obbedire a “ordini superiori”, dimenticare i loro valori e, almeno per le donne, accettare di vendere il proprio corpo.
In parole povere, chi aspira a diventare una pop star di successo deve essere disposto a eseguire fedelmente gli “ordini” dell’industria musicale:

Per ottenere tutto ciò, è davvero necessario vendere la propria anima al diavolo. Io non l’ho venduta. Questo è probabilmente il motivo per cui non ho ancora raggiunto la vetta.” [Nicole Scherzinger]

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