Michael Jackson, la figlia: “Mio padre è stato ucciso”

collage096Paris Jackson, figlia del Re del Pop rompe il silenzio. Intervistata da Rolling Stone la diciottenne è convinta che la morte di suo padre nel 2009 sia stata una “montatura”:

“Mio padre è stato ucciso. È ovvio, tutto tende verso questa spiegazione. Può sembrare una teoria complottista o una stronzata, ma noi della famiglia e i veri fan sappiamo che è così. La storia ufficiale della sua morte è tutta una montatura”.

Come è noto, Michael Jackson è morto a causa di una overdose di un potente farmaco anestetico e il suo medico, Conrad Murray, è stato riconosciuto colpevole e condannato a quattro anni di carcere per omicidio colposo nel novembre del 2011.
Ma Paris Jackson non crede affatto alla versione ufficiale.

“Faceva allusioni a persone che volevano farlo fuori. E ad un certo punto diceva, `Un giorno mi uccideranno´”

Rispondendo poi alla domanda del suo intervistatore, Brian Hiatt, se pensa che suo padre sia stato ucciso, Jackson ha risposto: “Assolutamente“.

Nelle sue parole, la rabbia per un padre amatissimo che non c’è più. Un padre che le manca e che le ha insegnato la tolleranza e l’amore, come racconta Paris.
Parla anche del rapporto tra sua madre (l’infermiera Debbie Rowe) e il padre raccontando di come siano stati sposati tre anni, senza però convivere. Un concepimento, quello di Paris, avvenuto appunto nella città di Parigi e visto come un regalo da parte di Debbie, una mamma completamente assente sia per lei che per il fratellino Prince. E se da una parte sono molti gli uomini a contendersi la vera paternità di Paris, dall’altra lei ribadisce che Michael è il suo vero e unico padre, quello che l’ha amata e cresciuta sin dalla sua nascita. E che è stato, appunto, ucciso.

Senzatitolo

Inoltre, la giovane ha coraggiosamente condiviso la sua storia di sopravvivenza da una violenza sessuale e dall’autolesionismo in seguito alla morte del padre. 

Sono stata violentata da un vecchio sconosciuto quando avevo 14 anni. Non voglio dare troppi dettagli, ma non è stata una buona esperienza per tutti, ed è stato davvero difficile per me. Ho tentato più volte a togliermi la vita, oggi però sono serena

Paris ha infatti trascorso un anno e mezzo in una scuola terapeutica in Utah che l’ha aiutata a riprendersi. Oggi sta bene e ricorda con tristezza il suo defunto padre. 

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