Nel nuovo video “Needed me” Rihanna torna a vestire i panni di una femme fatale poco vestita e pronta a tutto, anche ad uccidere.Il video è un trionfo di nudità, non a caso è ambientato in un locale notturno al centro di quella che sembra una favela sudamericana, e Rihanna non fa eccezione: la cantante appare praticamente senza veli (solo con un perizoma) mentre medita sul suo omicidio.
Il concept del videoclip è molto semplice quanto inquietante: Rihanna è una donna sexy che cerca vendetta. E la ottiene, quando irrompe in un night club con una pistola dotata di silenziatore e spara alla testa del tatuatissimo titolare.
Il video ha già ricevuto diverse critiche dai media americani in quanto considerato inadeguato per il pubblico giovanile: ci sono troppe scene di nudità, droga e sangue. Ma l’artista sembra ormai abituata a questo genere di pellicole musicali.
Strategie di marketing? Assolutamente sì, ma il pericolo è che le sue canzoni rischino di trasformarsi in un cliché di un comportamento da prendere come modello generazionale. Non sono solo le immagini del video a fare scalpore ma anche il testo del brano:
Stavo bene da sola, è così che era,
È così che era.
Tu andavi bene per una scopata da strafatti, un amore strafatto
Di che cazzo ti lamenti?
Sei esausto, eh?
Di solito ti facevi di quello che ti davo io
Ci siamo divertiti così di sfuggita, ma te lo devo concedere.
Però piccolo, non ti sbagliare,
Sei stato soltanto uno dei tanti sulla mia lista,
Cercavi di risolvere i tuoi problemi interiori con una cattiva ragazza.
Non te l’hanno detto che sono una selvaggia?
Fanculo il cavallo bianco e la carrozza.
Scommetto che non l’avresti mai immaginato,
Non avresti mai pensato sarebbe successo.
Tu ti fai un giro, io mi faccio una canna,
Accendila e rollala.
Diciamoci la verità, non siamo mai stati una cosa seria.
Quanto di buono c’è da prendere da una canzone del genere? Cosa dovrebbe trasmetterci? A voi le conclusioni.