Miley Cyrus: “Com’era difficile essere Hannah Montana”

Che non dovesse essere stato tutto rosa e fiori lo si era intuito da un po’. Ma quelle che finora erano state solo supposizioni e chiacchiere adesso trovano conferma nelle parole della stessa Miley Cyrus.

In una lunga intervista al magazine americano Marie Claire, la cantante ha parlato apertamente di Hannah Montana, il personaggio della Disney che appena adolescente l’ha prematuramente catapultata nel mondo dello spettacolo, facendola diventare una star internazionale.

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La cantante americana ha affermato che gli anni alla Disney furono orribili per lei e che le lasciarono anche alcuni strascichi psicologici difficili da superare. Calarsi in quel personaggio dentro e fuori dal set probabilmente le ha causato “una forma di dismorfia“: la sua immagine sempre perfetta ha fatto sì che, una volta smessi i panni di Hannah Montana, non riconoscesse più la sua vera identità. Una sensazione che non è passata col tempo.

Dovevo apparire come qualcuno che non ero, e questo mi ha causato anche qualche disturbo di accettazione del mio corpo (dismorfofobia, ndr). Dovevo essere carina ogni giorno per così tanto tempo, che quando non ero impegnata nello show finivo col domandarmi, “Ma io chi sono veramente?”.

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Miley Cyrus, che ha interpretato Hannah Montana dal 2006 al 2011, ha continuato:

Tutto è stato pensato perché sembrassi quello che non ero. Da quando avevo 11 anni, mi dicevano “sei una pop star! Questo significa che devi essere bionda, avere i capelli lunghi e indossare abiti aderenti e scintillanti”. Ma in realtà ero solo una ragazza fragile di 16 anni con una parrucca e un sacco di trucco. Ogni mattina mi tiravo su a botta di caffè: dovevo solo andare avanti, essere tosta, essere forte. Mi è successo davvero di tutto su quel set. E adesso mi sento una ragazza di 15 anni intrappolata nel corpo di una di 22”

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