Non conosce fine la battaglia legale che vede contrapposti Kesha e Dr. Luke. Tutto ha avuto inizio nel 2014, quando la popstar decise di portare in tribunale il produttore con l’accusa di molestie sessuali. Come prevedibile, i tempi per il processo al quale la Giustizia americana dovrà pronunciarsi sono molto lunghi e ciò impedisce all’artista di intraprendere la sua carriera artistica.
A distanza di quasi un anno, infatti, la cantante ha chiesto, attraverso il suo legale, di chiedere un’ingiunzione preliminare, per poter ritornare attiva nel mondo della musica.
Il suo avvocato, Mark Geragos ha spiegato perché è indispensabile che un giudice di New York affretti i tempi:
Fino a quando questa Corte non si sarà pronunciata sulla domanda, con una sentenza, Kesha è in un vicolo cieco. Non può lavorare con i produttori di musica, autori, o etichette discografiche per rilasciare nuova musica. Senza brani da eseguire, Kesha non può andare in tour. Senza radio e palcoscenico è lontana dai riflettori, non può vendere prodotti, ricevere sponsorizzazioni, o ottenere l’attenzione dei media. Il suo valore come “marchio” è precipitato e se la Corte non emetterà in brevi tempi un’ingiunzione, Kesha subirà un danno irreparabile e la sua carriera precipiterà oltre un punto di non ritorno.
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