Il Potere della Musica. Il racconto di un genitore


Mio figlio di 13 anni, ha appena comprato un iPod. Forse siamo un po’ indietro, con la tecnologia, ma c’è voluto un po’ di tempo, perché lui guadagnasse abbastanza da poter acquistare questo ambito prodotto. Egli è un tipico adolescente, per cui è collegato all’iPod, per gran parte del tempo, a volte alza la testa, con uno sguardo perplesso, e chiede “Che cosa hai detto?”. Naturalmente, dobbiamo confessare che questa è la vera ragione per la quale abbiamo aspettato. Mamma e papà non erano ancora pronti, per la musica.

La musica ha potere. E riporta alla memoria le cose che noi associamo alle canzoni. Muoviamo le dita dei piedi, al suo ritmo. Ci fa ballare o sorridere, cantare o piangere. Abbiamo difficoltà a descrivere il suo potere, con le parole. Sappiamo solo che la musica può raggiungere luoghi incontaminati, della nostra anima.

Mio marito ed io, abbiamo iniziato a notare il potere della musica, dopo aver visto la maestra d’asilo di nostro figlio. Come per magia, cantava canzoni giapponesi ai ragazzi, ogni volta che voleva che essi andassero sul tappeto, per ascoltare una storia, o a sedere, per fare un po’ di matematica. I bambini avevano rapidamente imparato il significato. La maestra non gli ricordava mai perché stesse cantando, non ripeteva o non diceva nulla. Cantava semplicemente una canzone e i bambini sapevano già cosa fare. Abbiamo seguito il suo esempio, quando abbiamo deciso di insegnare ai nostri ragazzi una routine per andare a dormire. Mettevamo un CD nello stereo, per 10 minuti, prima di andare a dormire, e avevamo detto ai ragazzi che, una volta finita la musica, essi dovevano essere in pigiama, con i denti spazzolati e nella nostra stanza, pronti per leggere le scritture e delle storie. Ha funzionato meravigliosamente e ha eliminato il dover sempre ricordare loro cosa fare e le fastidiose promesse che accompagnano l’andare a dormire.

A causa del suo grande potere, nel controllare i nostri pensieri, la musica può essere fonte di ispirazione o essere distruttiva. I nostri bambini hanno bisogno di conoscere la differenza tra buona e cattiva musica.

“Attraverso la musica, la capacità dell’uomo di esprimersi si estende oltre i limiti della lingua parlata, sia in finezza, che in potenza. La musica può essere usata per esaltare e ispirare o per portare messaggi di degrado e distruzione. È, quindi, importante che, in ogni caso, ci atteniamo ai principi del Vangelo e cerchiamo la guida dello Spirito nella scelta della musica di cui ci circondiamo” (Bollettino del sacerdozio, Agosto 1973)

È abbastanza normale, nella musica che si ascolta oggi, sentire delle imprecazioni, dei testi con contenuti osceni, che esaltano l’odio e promuovono l’accettazione di ogni comportamento (anche illecito), purché lo si voglia fare.

Come genitore, ho sempre cercato di dare ai miei figli dei buoni consigli, quando si tratta di musica:

“Scegliete una canzone preferita… un brano, con parole che sono edificanti e musica che è riverente, una che vi fa sentire qualcosa di simile all’ispirazione. Ci sono canzoni molte belle, tra cui scegliere. Cercate la guida di Dio, nel fare la selezione. Ascoltate la canzone, nella vostra mente, con attenzione. Memorizzatela. Anche se non avete avuto alcuna formazione musicale, potete pensare ad una canzone semplice. Ora, usatela per seguire il corso dei vostri pensieri. Fatela diventare il vostro canale di emergenza. Ogni volta che alcuni attori oscuri scivoleranno dalle retrovie del vostro pensiero, sul palcoscenico della vostra mente, mettete su questo CD. Cambierà il vostro umore. Poiché la musica è edificante e pulita, i pensieri più oscuri scivoleranno via. Infatti, mentre la virtù, per scelta, non si associa mai con la sporcizia, il male non può tollerare la presenza della luce. A tempo debito, vi ritroverete a canticchiare la musica dentro di voi, quasi automaticamente, per scacciare i pensieri indegni”

Quando coinvolgete i giovani con le cose giuste e meritevoli, mantenete la mente piena di pensieri degni, perché un uomo è ciò che pensa e avrete la possibilità di realizzare quelle cose che porteranno pienezza nella vostra vita (Boyd K. Packer, “Il Messaggio: musica degna, pensieri degni” NEWERA, apr 2008, 6-11).

Sono sicura che utilizzare l’iPod, nella nostra famiglia, avrà i suoi alti e bassi, ma spero che mio figlio sceglierà di seguire il consiglio di usare la musica a proprio vantaggio e ispirazione.

Snapshot(22)https://www.facebook.com/latooccultodellamusica

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